I Cadini di Misurina
Fanno parte delle Dolomiti Orientali e sono inseriti nel gruppo riconosciuto come Patrimonio naturale dell’Umanità. Situati nel comune di Auronzo di Cadore, sovrastano il magnifico Lago di Misurina. Il loro nome deriva dal termine cadorino ciadìn (catino), ovvero circo, vallone, che si riferisce agli elevati avvallamenti estesi all'interno del gruppo. La vetta più alta è la Cima Cadin di San Lucano (2.839 m).
Il Gruppo dei Cadini rappresenta l'estremo stadio dell'evoluzione della roccia dolomitica che si presenta qui profondamente intagliata ed erosa dai ghiacciai e dagli agenti atmosferici a formare una incredibile varietà di torri, guglie, pinnacoli e campanili che fanno da contorno ai bacini e ai canaloni. Questa particolare morfologia che li distingue, consente di attraversare il gruppo da svariate direttrici godendo dello stupendo panorama dolomitico che li circonda.
I Cadini sono percorsi sia dall'Alta Via n. 4 che, provenendo dalle Tre Cime di Lavaredo, passa per il Rifugio Fratelli Fonda-Savio e il Rifugio Città di Carpi, sia dal sentiero attrezzato Alberto Bonacossa che, partendo dalla sponda meridionale del Lago di Misurina, arriva sino alle Tre Cime di Lavaredo.
Rifugio Città di Carpi
E’ situato poco sopra la conca prativa della forcella Maraia, affacciato a sud verso le Marmarole, il Sorapiss e il Popera, con alle spalle e parzialmente sulla destra, le guglie dei cadini di Misurina. E’ stato inaugurato nel 1970 dalla Sezione del CAI di Carpi e dedicato alla memoria del Capitano Manfredo Tarabini Castellani del Battaglione Pieve di Cadore. La costruzione, ampliata nel 1980 è in muratura su due piani, composta da una sala da pranzo con una capacità di 65 posti interni e 40 posti esterni, cucina, servizi, locale invernale e varie camere per ospitare fino a 32 persone. È normalmente aperto da fine giugno a metà settembre e nei fine settimana invernali. Il rifugio è un posto tappa dell'Alta via n. 4. È anche un punto di partenza per vie ferrate e traversate nel gruppo dei Cadini di Misurina.orcella Maraia
Lago di Misurina con il riflesso delle Tre Cime Lago di Misurina con il riflesso del Monte Rudo Vista dalla salita nel bosco verso il Col de Varda Panoramica dal Col de Varda con, da sinistra a destra, il Cristallo e il Cristallino dietro al Popena, il Picco Vallandro, il Monte Piana e la Rocca dei Baranci. Particolare del Monte Piana e del Lago visti dal Rifugio Col de Varda Vista sui Cadini dalla strada forestale La strada forestale attraversa il rado bosco verso il rifugio Città di Carpi Vista sul Sorapiss alla destra del percorso. Vista sulla Cima Maraia e sul Cadin della Neve dal percorso Particolare dei Cadini tra le fronde degli abeti Vista sulle guglie dal bosco di pini mughi Scorcio sui Cadini dal bosco di pini mughi In fondo al sentiero si scorge il rifugio Il rifugio Città di Carpi tra il Cadin della Neve e il Cadin di San Lucano, sullo sfondo Eccoci al rifugio Il Rifugio con alle spalle il Cadin della Neve Tratto dei Cadini con sullo sfondo la Croda dei Toni Zoom sulle cime frastagliate dei cadini Panoramica sul Rifugio Città di Carpi con i Cadini sullo sfondo. Particolare del Cadin di Sal Lucano e della Cima Eotvos Cadin della Neve sulla sinistra e cadin di San Lucano sulla destra Bosco di pini mughi da cui si ergono i cadini. Zoom sulla Croda dei Toni. Panoramica dal rifugio in direzione sud. Da sinistra a destra possiamo ammirare il gruppo delle Marmarole, la cima Belprà al centro e il gruppo del Sorapiss a destra. L'avvio per il rtorno dal rifugio, sulla stessa strada. Cadini_CittaCarpi
Il percorso
Il punto di partenza più comune per raggiungere il rifugio è il lago di Misurina. Già da qui, si possono ammirare alcuni dei simboli delle Dolomiti come le Tre Cime di Lavaredo e il Monte Cristallo che si specchiano nelle acque del lago. Dal lago di Misurina, all’altezza del parcheggio della seggiovia per il Col de Varda, si prende la strada forestale n° 120 che sale a tornanti nel bosco fino a raggiungere un bivio. A destra si procede verso il rifugio Città di Carpi, mentre a sinistra in poche centinaia di metri si raggiunge il Rifugio Col de Varda, che è anche l’arrivo della seggiovia. A piedi o in seggiovia, il Col de Varda è una splendida balconata sul Popena, sul Cristallino di Misurina e sul Monte Piana, che val la pena raggiungere per le splendide foto che vi si possono fare. Il dislivello di questo primo tratto è il più significativo di tutta l’escursione, si va dai 1752 metri del punto di partenza di Misurina ai 2105 del Col de Varda su un percorso di 2,1 Km di strada forestale. Dal Col de Varda si ritorna sui propri passi fino al bivio incrociato in precedenza e si procede sulla strada forestale/sentiero in leggera discesa per circa 2 Km per un dislivello di 150 metri, fino ad una biforcazione del tracciato. A destra il sentiero scende verso Malga Maraia, mentre diritto davanti a noi il sentiero risale in costante facile salita verso il rifugio Cittò di Carpi.
Il sentiero come il rifugio sono esposti a sud e quindi nelle belle giornate si è inondati di sole, parzialmente schermato dagli alberi del bosco, nella prima parte e in pieno sole nell’ultima parte prativa verso il rifugio. Alla nostra sinistra siamo accompagnati dai pinnacoli e dalle guglie dei cadini, mentre alla destra, in lontananza, ci affacciamo in sequenza verso il Sorapiss, le Marmarole e il Popera. Siamo ora alla forcella Maraia e il rifugio è lì poco più in alto sulla sinistra a 2110 m.
Qui l'occhio spazia a 360 gradi dal rifugio che si staglia contro le guglie frastagliate dei Cadini (Cadin della Neve, Cima Eotvos, Cadin di S.Lucano), mentre davanti, in direzione da est a sud vediamo parte del Popera, le rocce delle Marmarole e quelle del Gruppo Sorapiss. Tutto il percorso dal lago al rifugio, viene dato in circa 2 ore. Noi ci siamo presi tutto il tempo necessario, nella nostra modalità “slow living”, per fruire dell’incantevole panorama che questo percorso ci offriva.
Utility
Riconosci tutte le cime dei monti visibili dal rifugio Città di Carpi | Eventuali webcam disponibili nell'area |